domenica 14 dicembre 2014

san bernardo

        


san  bernardo
Spesso, per ricostruire le origini della razza,
si fa riferimento ai grossi mastini che portavano

  romane lasciavano con le truppe destinate a
 presidiare i punti strategici sulle grandi vie di                                                           
comunicazione. Pare abbastanza probabile ch
e questa possa essere l'origine dei cani di San
 Bernardo e dei grandi Bovari diffusi in var
i Cantoni svizzeri, ma la prima testimonianza
certa della presenza di tali cani al Colle, (che
allora si chiamava Col de Mont Joux), risale
 alla seconda metà del '600, quando il pittore
 napoletano Salvator Rosa ritrasse un grosso
molossoide molto simile al moderno cane
Probabilmente i primi cani, allora non identificabili
 con la razza attuale ma con lo scomparso
 mastino alpino, vennero donati ai canonici dell'Ospizi
o verso il 1660, dalle famiglie nobili del Vallese, per la
 guardia e la protezione dell'Ospizio stesso dai non infre
quenti malintenzionati (le cronache riportano numerosi
 episodi di brigantaggio), ma anche per numerosi altri im
pieghi, dal trasporto di piccoli carichi (latte, formaggi)
, alla fornitura di forza motrice (un dispositivo a mulino
, azionato dai cani, muoveva l'enorme spiedo della cucina
 dell'ospizio). Ma l'impiego che li rese celebri nel mondo
fu quello di ausiliari dei canonici (marronnier) nel tracciare
 la pista nella neve fresca, prevedere la caduta di valanghe e
ritrovare i viaggiatori dispersi col maltempo.
Fra di loro, il più famoso fu Barry I (1800-1814),
resosi protagonista del salvataggio di almeno 40
 persone. Alla sua morte, il suo corpo venne imbals
 ogni cucciolata dell'allevamento dell'Ospizio pren
de il nome di Barry. Inoltre, la razza, fino a que
l tempo conosciuta come "mastino delle Alpi", s
i iniziò a diffondere come chien Barry.

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