san bernardo
si fa riferimento ai grossi mastini che portavano
romane lasciavano con le truppe destinate a
presidiare i punti strategici sulle grandi vie di
comunicazione. Pare abbastanza probabile ch
e questa possa essere l'origine dei cani di San
Bernardo e dei grandi Bovari diffusi in var
i Cantoni svizzeri, ma la prima testimonianza
certa della presenza di tali cani al Colle, (che
allora si chiamava Col de Mont Joux), risale
alla seconda metà del '600, quando il pittore
napoletano Salvator Rosa ritrasse un grosso
molossoide molto simile al moderno cane
Probabilmente i primi cani, allora non identificabili
con la razza attuale ma con lo scomparso
mastino alpino, vennero donati ai canonici dell'Ospizi
o verso il 1660, dalle famiglie nobili del Vallese, per la
guardia e la protezione dell'Ospizio stesso dai non infre
quenti malintenzionati (le cronache riportano numerosi
episodi di brigantaggio), ma anche per numerosi altri im
pieghi, dal trasporto di piccoli carichi (latte, formaggi)
, alla fornitura di forza motrice (un dispositivo a mulino
, azionato dai cani, muoveva l'enorme spiedo della cucina
dell'ospizio). Ma l'impiego che li rese celebri nel mondo
fu quello di ausiliari dei canonici (marronnier) nel tracciare
la pista nella neve fresca, prevedere la caduta di valanghe e
ritrovare i viaggiatori dispersi col maltempo.
Fra di loro, il più famoso fu Barry I (1800-1814),
resosi protagonista del salvataggio di almeno 40
persone. Alla sua morte, il suo corpo venne imbals
ogni cucciolata dell'allevamento dell'Ospizio pren
de il nome di Barry. Inoltre, la razza, fino a que
l tempo conosciuta come "mastino delle Alpi", s
i iniziò a diffondere come chien Barry.
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